Quando i pidocchi pungono iniettano una saliva anticoagulante che permette loro di succhiare il sangue per il tempo necessario a nutrirsi. Sono proprio gli enzimi presenti nella saliva a irritare la pelle e a causare uno dei sintomi principali: il prurito intenso. Vero e proprio campanello d’allarme che, nel caso della pediculosi del capo, si localizza soprattutto nelle zone dietro le orecchie e la nuca e che può manifestarsi anche dopo molte settimane dall’inizio dell’infestazione.
Il continuo grattarsi la testa da parte dei bambini (e degli adulti) causa arrossamenti cutanei con croste e piccole vesciche dovute anche ai graffi che vengono lasciati dalle unghie. In alcuni casi, fortunatamente molto rari, è possibile che tra i sintomi della pediculosi si manifestino anche sfoghi cutanei più estesi e dermatiti che provocano le caratteristiche squame simili a forfora.
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